durante il soggiorno allo small luxury TWINPALMS PHUKET.
Benvenuti in una delle grandi meraviglie del sud-est asiatico, imperdibile meta per chi si avventura fino a qui.
Luogo indimenticabile, con centinaia di piccole isole che emergono da un mare verde smeraldo, la BAIA DI PHANGNAGA, è uno dei luoghi simboli di questo paese.
Entrata nell'immaginario collettivo come set di famosi film, vedi James Bond "l'uomo con la pistola d'oro" con Roger Moore, e ispiratrice di fantastici mondi , (vedi le "montagne fluttuanti in AVATAR), è di una bellezza che non lascia indifferenti.
Per visitare questo gioiello, che è un parco NATURALE, vengono organizzate numerose escursione da circa 20 compagnie da Phuket.
La scelta è molto variegata tra escursione di mezza o dell'intera giornata, o con grandi barche da 20/30 persone, o tramite barche "madri" che trasportano i turisti fino alla baia e lì vengono lasciati visitare le isole su delle canoe o lance a motore.
La visita che invece ora descrivo è stata fatta con il noleggio di un'imbarcazione privata della ANDAMAN CRUISES, la più esclusiva compagnia di chartering del sud della Thailandia.
La compagnia mette a disposizione diverse tipologie di imbarcazioni, dal CATCH ONE ( un BENETEAU 750 FLYER usato per questa escursione) al MY OLYMPIA, lussuoso 23 metri, con 4 cabine, a noleggio anche per escursioni di più giorni.
Prenoto l'escursione il secondo giorno dal mio arrivo al twinpalms, direttamente alla library dell'hotel, scegliendo l'escursione di mezza giornata alla baia col CATCH ONE.
Consigliatomi con la library manager, opto per la mattina, quando in generale il tempo sulla baia è migliore.
LEXUS TRANSFER |
La marina si trova dalla parte opposta dell'isola rispetto al Twinpalms e il tragitto dura circa un mezz'oretta , attraverso l'interno dell'isola.
AO PO MARINA |
Il porto è molto bello e moderno e la giornata è soleggiata e serena.
L'entusiasmo mi prende e mi dirigo subito verso il pontile alla ricerca dell'imbarcazione.
CATCH ONE |
Conosciuto il capitano, un vivace Thailandese, lasciamo il porto e partiamo.
Il mare, diversamente dalla costa ovest qui nel golfo il mare è piatto, riparato ad ovest dalla grande isola di Phuket.
La giornata, assolutamente senza nuvole, rende lo scenario che intravedo a prua davvero eccezionale.
In lontananza incomincio a scorgere i profili delle prime isole che emergono dal mare verde smeraldo.
Queste splendide sculture naturali, ricoperte da una fitta vegetazione, creano spettacolari riflessi sul mare, amplificati dalla luce del mattino.
Il silenzio è surreale. Le barche coi turisti che affollano la baia di giorno non sono ancora salpate. Mozzafiato.
ME NEAR THE HONG |
Il comandante accosta la nostra imbarcazione e ci mostra da lontano i primi "HONG", le grotte marine, createsi all'interno delle isole al seguito del crollo delle pareti che le ricoprivano.
Il silenzio di questi luoghi è interrotto soltanto dal rumore dei pipistrelli che si sono impossessati di questi posti.
INSIDE A HONG |
La nostra barca procede spedita lungo i canali creatisi intorno a questo arcipelago di isolette. Lo spettacolo è emozionate.
Incrociamo la prima imbarcazione con alcuni turisti e ci avviciniamo al primo Hong.
Con la nostra piccola imbarcazione, agile e con lo scafo basso, e aiutati dalla destrezza del nostro comandante, riusciamo ad entrare in una di queste caverne dove le più grandi barche dei turisti non riescono ad entrare.
HONG ENTRANCE |
La roccia sprofondata ha creato all'interno delle isole queste pozze, circondate dalla folta vegetazione, e azzurre come il cielo che le sormonta.
I raggi di sole filtrano negli spazi createsi dal crollo di questa roccia calcarea, formando spettacolari giochi di luci e di ombre che si riflettono sul mare.
JAMES BOND ISLAND |
Raggiungiamo la nostra destinazione: JAMES BOND ISLAND.
Sbarco sulla spiaggia, dove solo una piccola lancia di turisti ha attraccato prima di noi.
Mi avvicino ad un bancone improvvisato su un masso di roccia, dove pago il biglietto d'ingresso all'isola ( portatevi dunque almeno un 50 bath dietro).
JAMES BOND ISLAND |
Ecco lì, davanti a me, quello scoglio di roccia che in tanti film e foto avevo già visto.
L'erosione del mare e dei venti ha creato questo posto da cartolina.
Scendo il promontorio fino a raggiungere la spiaggia ( dove sono situate alcune bancarelle).
I giochi di luce e i colori del mare in questo tratto sono stupendi, dal turchese al blu, fino al verde smeraldo alle pendici di questo pinnacolo roccioso.
MAZE OF MANGROVE |
Raggiungiamo la parte più settentrionale dell'arcipelago caratterizzato da un labirinto di canali di mangrovie.
Barche di pescatori scivolano lente su questa parte del golfo dove il temo sembra essersi fermato.
IGUANA ON THE ROCKS |
Con il dito mi indica una fessura nella roccia dove vedo uscire la testa di una iguana, attirata da un serpente d'acqua che lentamente stava risalendo quella la parete rocciosa.
Assisto curioso alla caccia della preda da parte dell'iguana, che si conclude assai rapidamente.
Il viaggio continua lungo i canali, e mi concedo una pausa per lo snack e una fanta che avevo chiesto.
Incominciano lungo il tragitto ad intravedersi le prime grossi imbarcazioni coi turisti mentre raggiungiamo l'ultima meta: IL VILLAGGIO DI PALAFITTE DI KO PANYI.
KO PANYI |
E' un autonomo villaggio di pescatori mussulmano, collegato da un labirinto di passaggi pedonali. Se decidete di scendere aspettatevi la ressa dei venditori, oltre alle centinai di turisti che di giorno lo affollano
BEACH |
Il comandante, con cui ormai ho fatto amicizia, mi riserva un'ultima sorpresa, lasciandomi per un oretta di sole e di mare su un isoletta semi deserta, situata nell'estremità sud della baia.
Sdraiato sulla sabbia bianca, guardo in lontananza i profili degli HONG, ormai lontani che si stagliano sul mare, ripensando alla stupenda esperienza appena fatta.
CATCH ONE CAPTAIN |
Rientro ad AO PO MARINA, dove mi attende l'auto che mi riporterà al twinpalms.
Ripenso alla mattinata e ai ricordi, che indelebili rimarranno nel mio cuore.
Una posto da vedere almeno una volta nella vita.
Considerazioni:
premettendo che l'arcipelago di PHANGNAGA BAY. è senza dubbio un luogo da visitare imperdibile per chi si reca a Phuket, la scelta rimane solo sul come visitarlo.
Se alloggiate al Twinpalms e/o il vostro budget ve lo consente, una escursione sul Catch one, è assolutamente imperdibile. Evitando escursioni con folle di turisti e su imbarcazioni talmente grosse da non potere neanche entrare in quasi nessuna grotta, questa è sicuramente la scelta migliore.
Il ricordo che porterete con voi al ritorno a casa varrà ogni singolo centesimo speso.
Buon viaggio.
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